lunedì 30 dicembre 2013

*il tavolo* di Roberta Dapunt

litania delle ricordanze

il tavolo

di Roberta Dapunt

Chi fu chiamato a questo tavolo una volta, lo richiamammo in preghiera, nelle memorie a Maria. Ebbene sedevamo arcuati a mangiare in tanti, la tavola un quadrato che a malapena bastava e non si contavano i piatti. Erano poste al centro del tavolo le giuste quantità di cibo e nessuno giudicava la pietanza. Mai chiedevamo oltre. A tavola formavamo un organismo perfetto, la messa in atto di un'impresa mensale dalla durata definita tra un segnarsi di croce e un altro, eravamo un'opera quotidiana che si comincia con l'intenzione di condurre a termine. Vi erano i denti e le ganasce suine appese al soffitto, appena sotto, il profumo del tè. Il tuo grembiule a mezzogiorno era un cielo seduto, lungo il corpo le piccole rose. In fondo al silenzio ognuno di noi teneva una secchia di pensieri assorti. In fondo al silenzio ognuno masticava disadorno di parole, finché a desinenza di ogni pasto issavi con timida voce le memorie a Maria. Incerti seguivamo.

Da 'Le beatitudini della malattia'
Einaudi 2013

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